Il turismo a Bari non conosce crisi. La città continua a registrare numeri da record, e quest’anno ha già superato i 2 milioni di pernottamenti, con ben tre mesi di anticipo rispetto allo stesso traguardo raggiunto nel 2024. Un risultato che testimonia non solo l’appeal sempre più forte del capoluogo pugliese, ma anche una strategia di promozione e accoglienza turistica in continua evoluzione.
Un risultato storico per la città
A partire dal 1° gennaio 2025, Bari ha contato oltre 2 milioni di presenze turistiche, un dato che evidenzia una crescita significativa dell’interesse verso la città e il suo territorio. Il traguardo, raggiunto già a fine settembre, evidenzia un’accelerazione costante rispetto agli anni precedenti e conferma il ruolo di Bari come polo strategico del turismo pugliese.
Il contributo della tassa di soggiorno
Oltre ai numeri sui pernottamenti, spicca un altro dato importante: 2 milioni e 700mila euro raccolti grazie alla tassa di soggiorno. Si tratta di una somma significativa che verrà impiegata per migliorare i servizi turistici, la manutenzione del patrimonio urbano e la promozione del territorio. Un segnale concreto di come il turismo possa generare un indotto virtuoso a beneficio dell’intera collettività.
Turismo interno sempre più rilevante
Un elemento particolarmente interessante riguarda la provenienza dei turisti. Secondo le rilevazioni, il 25% dei pernottamenti è attribuibile al turismo interno, ovvero a italiani provenienti da altre regioni o addirittura a pugliesi che riscoprono Bari scegliendola per una breve vacanza o un weekend culturale. Questo fenomeno evidenzia come la città stia diventando una meta attrattiva non solo per gli stranieri ma anche per il pubblico domestico.
Arrivi dall’estero: un trend costante
Naturalmente non mancano gli arrivi dall’estero, che continuano a rappresentare una fetta importante del flusso turistico. Le ottime connessioni aeree con numerose capitali europee, il fascino del centro storico, la gastronomia e il clima mediterraneo rendono Bari una destinazione molto amata dagli stranieri, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. Anche le crociere e i collegamenti portuali hanno giocato un ruolo determinante nel mantenere alto il livello di presenze internazionali.
L’obiettivo: aprire i quartieri
Ora che il centro di Bari è stato consolidato come polo turistico di eccellenza, l’obiettivo per il futuro è quello di “aprire i quartieri”. Vale a dire, coinvolgere anche le zone periferiche nel circuito turistico attraverso iniziative di valorizzazione, eventi culturali e percorsi alternativi. Questo approccio mira a distribuire in modo più equo i benefici del turismo e a far scoprire al visitatore l’anima più autentica e popolare della città.
Un modello da replicare
L’esperienza di Bari può diventare un modello per altre città del Sud. La combinazione tra buona accoglienza, infrastrutture adeguate, valorizzazione del patrimonio culturale e promozione mirata ha dato i suoi frutti. Ma ciò che colpisce di più è la capacità della città di reinventarsi, puntando anche sulla destagionalizzazione e su una proposta turistica esperienziale che va oltre il semplice soggiorno.
Il futuro del turismo barese
Guardando al futuro, le previsioni sono più che positive. La sfida sarà ora quella di gestire i flussi crescenti, migliorare ulteriormente i servizi e preservare l’identità culturale della città, offrendo esperienze autentiche. L’obiettivo a lungo termine è ambizioso ma concreto: fare di Bari una delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo, capace di coniugare innovazione e tradizione.